Eccomi, come lo scorso anno, al Gay Pride di Milano. Anche quest’ anno l’ organizzazione del bar del villaggio in piazza Oberdan è in mano ad un’ amica Sabrina Falcone che, insieme al suo socio Alberto Rachi e al fantastico (e bravo) staff del FRIENDS MILANO (Via Ludovico Muratori 10), ha dato da bere a tutti (o quasi) quelli che si sono fermati a festeggiare fino a tarda ora.
Sono arrivato tardi, ad evento già iniziato. E’ tutto il giorno che piove. Si apre o non si apre? Passo o non passo? Stufo di attendere nuove schiarite atmosferiche, raggiungo la piazza. Sta arrivando gente. E’ il momento di iniziare a dare una mano.
La festa continua fino a tardi quando (anche e sopratutto per rispetto dei vicini) si decide di finire. Si potrebbe andare avanti ma qualcuno che ha esagerato, inizia a dare fastidio. E’ meglio chiudere prima che qualche imbecille rovini questa bellissima festa. Si spegne la musica e si alzano le luci. Signori e Signore la festa è finita. Grazie di essere passati e buona notte. Ci vediamo il prossimo anno. Ci vediamo al Gay Pride del 2015.
Se volessi fare un veloce riassunto della serata, direi che tutto è andato bene (anzi benissimo) a parte i soliti ETERO imbecilli e i soliti EXTRACOMUNITARI ubriachi che hanno cercato di rovinare una festa favolosa organizzata da dei fantastici ed educatissimi FROCI. Anzichè giudicare, dovremmo ascoltare. Anzichè criticare, dovremmo imparare.
PROMOSSA: la manifestazione e i suoi manifestanti.
RIMANDATO: Al bar mancava del cibo. Che non succeda mai più. Mi sono nutrito di sole patatine …
BOCCIATI: i soliti etero imbecilli e i soliti extracomunitari ubriachi.
Buon appetito
IL Direttore
La mia amica Sabrina Falcone con Francesco Pintus.